Come lavare la lana e combattere le tarme

Tuttә noi abbiamo golf, maglioni, cardigan, di lana o cashmere, che amiamo.

Lavarli è talvolta un problema: basta poco per infeltrirli e rovinarli. 

La prima cosa da ricordare è che la lana e il cashmere sono fibre vive e come tali vanno trattate. 

Lavare un golf è un po’ come lavare una pecora, solo un pochino meno complesso e movimentato. Vediamo come farlo al meglio.

Leggi attentamente l’etichetta, là dentro ci sono tutti i segreti per lavare e conservare il tuo capo. Spesso l’etichetta dice di lavare unicamente a secco ma io ho sempre lavato lana e cashmere ad acqua con ottimi risultati.

Veniamo ai consigli utili per lavare la lana senza rovinarla

La lana andrebbe lavata pochissimo, possibilmente a mano e soprattutto senza sfregare, torcere e strizzare.

Questi movimenti rovinano e infeltriscono le fibre, possiamo dire che le fanno un po’ arrabbiare e così si ritraggono.

Scegli un detersivo delicato possibilmente a base vegetale, meglio se contiene la lanolina, sostanza che in natura è propria del pelo della pecora, ne mantiene pulito il vello allontanando batteri e parassiti. 

Ti svelo un piccolo segreto… usa abbondante acqua, poco detersivo e risciacqua delicatamente. 

L’acqua dovrà essere tiepida e mantenere la stessa temperatura nel lavaggio e nel risciacquo: le fibre patiscono gli sbalzi termici.

Evita l’ammorbidente, rilascia una patina chimica che si deposita sul filato e a lungo andare lo rovina, e poi inquina! Io, per esempio, uso l’acido citrico in polvere, ne sciolgo un cucchiaino nell’acqua della bacinella insieme al detersivo. Se usi la lavatrice aggiungi un cucchiaio da minestra nella vaschetta. L’acido citrico è un potente anticalcare naturale che preserva nel tempo la lavatrice e di conseguenza i capi.

Lavaggio a mano

Lascia in ammollo pochi minuti, risciacqua delicatamente senza mai strizzare, avvolgi il capo in un asciugamano pulito per assorbire l’acqua in eccesso e poi stendilo in piano ad asciugare in ombra.

Lavaggio in lavatrice

Se la tua lavatrice dispone del programma “lana” o “a mano” puoi tranquillamente usarla. Non lavare la lana con altre fibre. Seleziona la temperatura a freddo con centrifuga moderata. Se eviti la centrifuga, una volta estratti i capi dal cestello, avvolgili in un asciugamano asciutto e pulito per assorbire l’acqua in eccesso, poi stendili in piano ad asciugare in ombra. 

Non appendere mai i capi in lana, il peso dell’acqua li deforma. 

Una volta asciutti non sarà necessario stirarli, basterà vaporizzare con il ferro da stiro e spazzolare delicatamente. Lasciali riposare e riponili nell’armadio solo quando saranno perfettamente asciutti (l’umidità attira le tarme!). Ricorda di non indossare la stessa maglia per diversi giorni consecutivi, prima di riporla nell’armadio, lasciala riposare all’aria. Per rimuovere quei fastidiosi pallini che si formano, esiste un pettine speciale la cui lama ha la funzione di un rasoio, da usare molto delicatamente.


Veniamo alle temutissime tarme

Sarà capitato anche a te di trovare i golf con i buchi lasciati dalle tarme.

Le tarme sono piccoli insetti che si cibano di fibre tessili naturali come la lana e il cashmere. Prolificano negli ambienti chiusi, polverosi, umidi e bui. 

Scoprire la loro esistenza non è semplice, depongono le uova al buio ed è difficile individuare le larve, se non con un controllo accurato con la lente di ingrandimento. Appena notiamo piccole farfalle che svolazzano tra i vestiti significa che l’attacco è già avvenuto: è il caso quindi di correre ai ripari, per liberarsene quanto prima.

La prima accortezza per eliminarle è quella di aerare gli ambienti aprendo le finestre, lasciando entrare aria fresca e luce naturale. La seconda è mantenere puliti gli armadi: ogni tanto svuotali, pulisci a fondo, analizza ogni capo, isola quelli bucati in un sacchetto e chiudilo ermeticamente perché non contamini gli altri. Prima di ripararli o farli riparare, tienili nel freezer per un paio di giorni.  

Un altro piccolo trucco è quello di esporre sovente all’aria e al sole gli indumenti di lana, in questo modo le fibre si rigenerano e igienizzano in modo naturale. Prima di riporre un capo nell’armadio controlla che non abbia macchie di cibo o di unto, le tarme ne sono golose. Se lo dimentichi nell’armadio per molto tempo rischi di trovarlo ridotto un colabrodo.

Ci sono alcuni semplici metodi naturali per eliminarle, vediamoli.

  • La lavanda serve anche a profumare la biancheria. Con i fiori essiccati prepara piccoli sacchetti di tessuto da posare sui ripiani e nei cassetti. Puoi anche utilizzare l’olio essenziale di lavanda: un paio di gocce su un batuffolo di ovatta inserita in un sacchetto di tessuto o direttamente su palline di legno di cedro, efficaci anche al naturale. 
  • L’alloro, le cui foglie hanno un profumo aromatico e per nulla invasivo. Inserisci le foglie fresche o secche, intere o tritate, nei sacchetti di tessuto. Ricorda di cambiare le foglie ogni 3 mesi circa.
  • I chiodi di garofano sono un’ottima alternativa alla canfora che ha un odore molto sgradevole. Hanno un profumo forte e pepato che funge da repellente. Puoi metterne un pizzico in un sacchetto di tessuto da posare sui ripiani e nei cassetti.
  • La cannella che puoi utilizzare in bastoncini, inseriti nei sacchetti di tessuto, oppure in polvere, dentro piccoli contenitori dal coperchio forato.
  • Le bucce di arancia, limone e cedro vanno lasciate seccare e successivamente messe all’interno di sacchetti di tessuto da posizionare tra gli indumenti. Ricorda di cambiarle regolarmente, appena l’odore svanisce.
  • Sos: per eliminare le larve, metti i capi dentro sacchetti di tessuto o di plastica e tienili in freezer per un paio di giorni.

In questa lettera, che arriva circa una volta al mese, ti racconto dove sono e cosa faccio: workshop, progetti, corsi e incontri. E poi piccole riflessioni, spunti e appunti per approfondire il mondo del visible mending e non solo.